RELAZIONE
SUL LABORATORIO DI ARCHEOGASTRONOMIA di Marika DiFede
Quest’anno,
come l’anno scorso, con il professor Vannucchi abbiamo partecipato
al laboratorio di archeogastronomia.
Questa
attività consiste nel conoscere e poi realizzare i piatti che si
cucinavano in passato. L’anno scorso i piatti proposti erano dell
1700 circa, invece, quest’anno erano dolci che si preparavano nel
1900 circa. Questi dolci erano molto più vicini ai sapori di oggi e
molto più facili da preparare.
Martedì
17 gennaio il professore ha realizzato un powerpoint che descriveva
la cucina del 1900. In quel periodo si iniziano a scrivere ricette
non più per i cuochi ma soprattutto per le donne di casa,così
diminuiscono le dosi: non si fanno più buffet con grandi portante ed
enormi e ricchi banchetti, le dosi diminuiscono per 6-8 persone.
Uno
dei più grandi cuochi del tempo è stato Pellegrino Artusi. Questo
chef ha scritto un libro, che è il testo base della cucina italiana
ed il titolo è: la
scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, manuale per le
famiglie.
Un
altro grande chef è stato Georges Auguste Escoffier , un cuoco
francese e autore di alcuni libri. Nel 1870 durante la guerra
franco-prussiana fu capocuoco al Quartier Generale dell’Armata del
Reno e divenne lo chef del generale Mac Mahon. Da questa esperienza
nacque un libro chiamato le Memorie
di un cuoco dell'Armata del Reno.
Un
cuoco che assolutamente va ricordato è Paul Bocuse. È considerato
uno dei più grandi cuochi del XX secolo. Con l'edizione della Guida
Michelin 2015, è l'unico Chef ad essere riuscito a mantenere 3
stelle consecutivamente per 50 anni per il suo ristorante a Collonges
-au-Mont d’Or. Le ricette che il professore ci ha proposto sono:
budino al limone, pesca melba, tarte tatin e bianco mangiare alle
pesche. Il budino al limone è un tortino, sembra quasi un muffin,
con limone, mandorle e rhum. La pesca melba è composta da: una
pallina di gelato alla vaniglia o fior di latte con sopra una pesca,
lamponi frullati e mandorle per decorare. La tarte tatin ha una base
di pastafrolla con sopra una mela cotta. Il bianco mangiare alle
pesche è una torta con pan di spagna, pesche, fragole e amaretti.
Per realizzare le ricette ci siamo divisi in gruppi. Io, Greta,
Rebecca, Cecilia, Anna e Federica abbiamo cucinato a casa mia la
pesca melba e la tarte tatin. Ci siamo divertite moltissimo a fare le
cuoche e le ricette sono state abbastanza semplici e veloci.
Giovedì
26 gennaio abbiamo portato a scuola le ricette e le abbiamo
assaggiate in classe. Devo dire che abbiamo fatto tutti un bel lavoro
e i piatti erano tutti molto buoni e saporiti. La nostra tarte tatin
è piaciuta molto e si è staccata dal pirottino senza rompersi. Mi è
piaciuta molto la tarte tatin di Martha e la pesca melba di Chiara
Castagnino, Chiara Marzari e Letizia. Secondo me questo è un bel
laboratorio, divertente ed originale ed è un modo diverso per
studiare storia, perché il nome archeogastronomia
significa storia
della gastronomia, del cibo. Questa attività purtroppo si è
conclusa quest’anno perché come ha detto il professor Vannucchi
siamo l’unica scuola, insieme a Monticello che facciamo questo
laboratorio. È stata per tutti una bella esperienza e trovo che
ognuno di noi si è impegnato molto per portare a termine una buona
ricetta.
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