giovedì 2 febbraio 2017

RELAZIONE SUL LABORATORIO DI ARCHEOGASTRONOMIA di Marika DiFede

Quest’anno, come l’anno scorso, con il professor Vannucchi abbiamo partecipato al laboratorio di archeogastronomia.
Questa attività consiste nel conoscere e poi realizzare i piatti che si cucinavano in passato. L’anno scorso i piatti proposti erano dell 1700 circa, invece, quest’anno erano dolci che si preparavano nel 1900 circa. Questi dolci erano molto più vicini ai sapori di oggi e molto più facili da preparare.
Martedì 17 gennaio il professore ha realizzato un powerpoint che descriveva la cucina del 1900. In quel periodo si iniziano a scrivere ricette non più per i cuochi ma soprattutto per le donne di casa,così diminuiscono le dosi: non si fanno più buffet con grandi portante ed enormi e ricchi banchetti, le dosi diminuiscono per 6-8 persone.
Uno dei più grandi cuochi del tempo è stato Pellegrino Artusi. Questo chef ha scritto un libro, che è il testo base della cucina italiana ed il titolo è: la scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, manuale per le famiglie.
Un altro grande chef è stato Georges Auguste Escoffier , un cuoco francese e autore di alcuni libri. Nel 1870 durante la guerra franco-prussiana fu capocuoco al Quartier Generale dell’Armata del Reno e divenne lo chef del generale Mac Mahon. Da questa esperienza nacque un libro chiamato le Memorie di un cuoco dell'Armata del Reno.
Un cuoco che assolutamente va ricordato è Paul Bocuse. È considerato uno dei più grandi cuochi del XX secolo. Con l'edizione della Guida Michelin 2015, è l'unico Chef ad essere riuscito a mantenere 3 stelle consecutivamente per 50 anni per il suo ristorante a Collonges -au-Mont d’Or. Le ricette che il professore ci ha proposto sono: budino al limone, pesca melba, tarte tatin e bianco mangiare alle pesche. Il budino al limone è un tortino, sembra quasi un muffin, con limone, mandorle e rhum. La pesca melba è composta da: una pallina di gelato alla vaniglia o fior di latte con sopra una pesca, lamponi frullati e mandorle per decorare. La tarte tatin ha una base di pastafrolla con sopra una mela cotta. Il bianco mangiare alle pesche è una torta con pan di spagna, pesche, fragole e amaretti. Per realizzare le ricette ci siamo divisi in gruppi. Io, Greta, Rebecca, Cecilia, Anna e Federica abbiamo cucinato a casa mia la pesca melba e la tarte tatin. Ci siamo divertite moltissimo a fare le cuoche e le ricette sono state abbastanza semplici e veloci.

Giovedì 26 gennaio abbiamo portato a scuola le ricette e le abbiamo assaggiate in classe. Devo dire che abbiamo fatto tutti un bel lavoro e i piatti erano tutti molto buoni e saporiti. La nostra tarte tatin è piaciuta molto e si è staccata dal pirottino senza rompersi. Mi è piaciuta molto la tarte tatin di Martha e la pesca melba di Chiara Castagnino, Chiara Marzari e Letizia. Secondo me questo è un bel laboratorio, divertente ed originale ed è un modo diverso per studiare storia, perché il nome archeogastronomia significa storia della gastronomia, del cibo. Questa attività purtroppo si è conclusa quest’anno perché come ha detto il professor Vannucchi siamo l’unica scuola, insieme a Monticello che facciamo questo laboratorio. È stata per tutti una bella esperienza e trovo che ognuno di noi si è impegnato molto per portare a termine una buona ricetta.

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