giovedì 2 febbraio 2017

RELAZIONE ARCHEOGASTRONOMIA di Letizia Fissore, Chiara Marzari e Chiara Castagnino

Anche quest'anno il professor Vannucchi ci ha fatto fare il laboratorio di archeogastronomia, che consiste nel preparare delle ricette del passato e quest'anno tra le possibili scelte c'erano il budino al limone, la pesca melba, la tarte tatin e il biancomangiare alle pesche. Questo progetto viene svolto singolarmente o a gruppi e io ho collaborato con le mie compagne Chiara Marzari e Chiara Castagnino e insieme abbiamo scelto di preparare tutte le ricette tranne il biancomangiare alle pesche perchè non ci ispirava molto. Gli ingredienti sono stati molto facili da trovare anche perchè non c'è n'era nessuno di particolare e quindi in un supermercato comune abbiamo trovato tutto.
Per prima cosa abbiamo fatto tarte tatin, iniziando dalla pasta brisè per la base e una volta pronta l'abbiamo messa a cuocere in forno per un po' di tempo e, mentre essa cuoceva, abbiamo sbucciato e tagliato le mele, fatto il caramello, che è stato un po' difficile perchè la prima volta era diventato una sorta di pappetta liquida perchè avevamo aggiunto burro e zucchero mentre la seconda volta ci è venuto facendolo con più zucchero e meno burro. Abbiamo messo le mele tagliate in forno, ma la cottura è stata un po' complicata perchè la ricetta diceva che dovevano cuocere per 30 minuti a 180°, ma dopo mezz'ora le abbiamo controllate e non erano pronte così le abbiamo lasciate ancora, ogni tanto controllavamo ma la situazione non era migliorata molto così le abbiamo lasciate in forno per due ore e mezza e dopo di chè le abbiamo tolte, le abbiamo assaggiate per verificare se potevamo portarle a scuola o se erano immangiabili, ma il gusto era buono e così le abbiamo portate e da quanto ho sentito mentre gli altri miei compagni le assaggiavano le hanno gradite anche loro.
Poi abbiamo proseguito nel fare il budino al limone. Per questo era necessario mettere a bollire il limone per due ore, così abbiamo chiesto alla mamma di Chiara di mettere il limone a cuocere verso mezzogiorno almeno quando arrivavamo era pronto per essere usato. L' abbiamo asciugato e frullato poi, come consigliato dalla ricetta, l'abbiamo assaggiato per vedere se era amaro e, visto che lo era, abbiamo aggiunto dello zucchero. A questo composto ottenuto abbiamo aggiunto le mandorle che abbiamo triturato, i sei tuorli d' uovo e il rum e poi abbiamo sbattuto tutto. Mentre la planetaria mescolava abbiamo montato gli albumi a neve e li abbiamo aggiunti alla 'crema' che poi abbiamo versato in dei pirottini e che abbiamo messo in forno a 160° per 30 minuti. Questa preparazione è stata semplice e anche il risultato è stato apprezzato da tutti, anche se questo tortino lasciava un retrogusto amaro, ma ciò era dovuto alla parte bianca presente nel limone.
Infine abbiamo fatto la pesca melba che è stata veramente semplice perchè le pesche sciroppate le avevamo già, il gelato alla vaniglia anche, le mandorle uguale, abbiamo solo dovuto fare la culis di lamponi che abbiamo fatto sciogliere in un pentolino con lo zucchero e che poi abbiamo filtrato per togliere i vari semi e devo dire che questa salsa era veramente eccezionale.
Noi abbiamo fatto questi dolci il mercoledì e il giovedì li abbiamo assaggiati a scuola. Devo dire che tutti quante le preparazioni erano buone eccetto forse un paio di casi in cui il caramello della tarte tatin rendeva il dessert con un gusto non gradevole. Tutti abbiamo fatto la tarte tatin mentre nessuno ha fatto il biancomangiare alle pesche.

A me questo laboratorio piace tantissimo perchè mi piacciono i dolci e poi sapere ciò che mangiavano in un' epoca in cui non ho vissuto mi incuriosisce, inoltre devo dire che ho trovato il laboratorio di quest' anno più bello di quello dell' anno scorso anche perchè magari essendo i dolci preparati più attuali di quelli dello scorso anno a me il gusto è piaciuto di più. Oggi infatti si prepara ancora la tarte tatin nei ristoranti mentre l'anno scorso avevamo fatto delle frittelle con mele e uvetta che ai giorni nostri non si sente più, o almeno, io non l' ho mai sentito. Sono felice di fare questo laboratorio e sinceramente mi dispiace pensare che l'anno prossimo non lo farò più.




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