giovedì 2 febbraio 2017

RELAZIONE LABORATORIO DI ARCHEOGASTRONOMIA TESTA FEDERICA


Anche quest’anno, come l’anno passato, insieme al professor Vannucchi, io e la mia classe, la terza C della scuola media di Pocapaglia, abbiamo svolto il laboratorio di archeogastronomia.
Quando si parla di archeogastronomia si intende la cucina del passato; a differenza dell’anno scorso abbiamo parlato e cucinato piatti della cucina borghese del 1715-1750 e della cucina contemporanea del 1900. Abbiamo iniziato il laboratorio con una lezione di circa due ore nella quale il professore ci ha illustrato le ricette parlando anche della cucina e dei cuochi più famosi delle rispettive epoche. Ci ha spiegato, ad esempio, la differenza tra la cucina borghese e la cucina aristocratica: la prima è infatti più semplice, pratica, con meno spezie e vengono utilizzati frutti più semplici e maturi rispetto alla seconda che aveva anche dosi maggiori. Nell’epoca della cucina borghese i libri di cucina non venivano più scritti principalmente per i cuochi, ma erano destinati alle donne per usi casalinghi.
La prima ricetta proposta dal professore è il budino al limone che si trova nel primo vero e proprio libro di cucina italiana di Pellegrino Artusi: “La scienza in cucina e l’arte per mangiare bene”.
La seconda ricetta è la pesca melba di Georges Auguste Escoffier, il massimo esponente della cucina francese che creò ricette da presentare nel suo ristorante per stupire la gente.
La penultima ricetta è la tarte tatin, presa da un’antica francese e riproposta diversamente dal cuoco Paul Bocuse, considerato uno dei più grandi cuochi viventi.
La quarta e ultima ricetta è il biancomangiare alle pesche che appartiene però alla cucina contemporanea che adottava tecniche e tecnologie diverse da quella borghese.
Abbiamo avuto una settimana di tempo per cucinare, a gruppi, una o più di queste ricette. Il mio gruppo, ovvero io, Marika, Anna, Cecilia, Greta e Rebecca, ha cucinato la tarte tatin e la pesca melba. E’ stato abbastanza semplice cucinare queste due ricette in particolare la pesca melba che è una ricetta di solo assemblaggio, mentre la tarte tatin richiede più passaggi e tempo. Questa ricetta consiste in una specie di tortino che ha sopra un piccolo strato di caramello, poi ha una mela priva di buccia cotta al forno semplicemente intera senza essere tagliata e infine un biscotto di pastafrolla che rende il tutto un po’ più croccante e piacevole.
Infine, ogni gruppo ha portato a scuola la o le proprie ricette e le abbiamo assaggiate in classe dando ad esse un nostro giudizio.
Secondo me ognuno di noi si è impegnato perché i risultati sono stati buoni. Io mi sono impegnata perché questo laboratorio non lo fanno in tutte le scuole e quindi siamo fortunati che abbiamo la possibilità di farlo e poi anche perché mi piace il fatto di associare la cucina alla storia e quindi fare delle cose legate comunque alla nostra cultura generale. Mi è piaciuto di più, se proprio dovrei dirlo, il laboratorio di quest’anno perché c’erano ricette più semplici, più vicine a noi,più buone e anche più divertenti da cucinare.

Per me non c’è stato un gruppo migliore, lo abbiamo fatto tutti a egual modo anche se non so come ognuno abbia collaborato all’interno del proprio gruppo, ma dati i risultati credo che ci sia stato abbastanza impegno da parte di tutti.

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