RELAZIONE
LABORATORIO DI ARCHEOGASTRONOMIA TESTA
FEDERICA
Anche
quest’anno, come l’anno passato, insieme al professor Vannucchi,
io e la mia classe, la terza C della scuola media di Pocapaglia,
abbiamo svolto il laboratorio di archeogastronomia.
Quando
si parla di archeogastronomia si intende la cucina del passato; a
differenza dell’anno scorso abbiamo parlato e cucinato piatti della
cucina borghese del 1715-1750 e della cucina contemporanea del 1900.
Abbiamo iniziato il laboratorio con una lezione di circa due ore
nella quale il professore ci ha illustrato le ricette parlando anche
della cucina e dei cuochi più famosi delle rispettive epoche. Ci ha
spiegato, ad esempio, la differenza tra la cucina borghese e la
cucina aristocratica: la prima è infatti più semplice, pratica, con
meno spezie e vengono utilizzati frutti più semplici e maturi
rispetto alla seconda che aveva anche dosi maggiori. Nell’epoca
della cucina borghese i libri di cucina non venivano più scritti
principalmente per i cuochi, ma erano destinati alle donne per usi
casalinghi.
La
prima ricetta proposta dal professore è il budino al limone che si
trova nel primo vero e proprio libro di cucina italiana di Pellegrino
Artusi: “La scienza in cucina e l’arte per mangiare bene”.
La
seconda ricetta è la pesca melba di Georges Auguste Escoffier, il
massimo esponente della cucina francese che creò ricette da
presentare nel suo ristorante per stupire la gente.
La
penultima ricetta è la tarte tatin, presa da un’antica francese e
riproposta diversamente dal cuoco Paul Bocuse, considerato uno dei
più grandi cuochi viventi.
La
quarta e ultima ricetta è il biancomangiare alle pesche che
appartiene però alla cucina contemporanea che adottava tecniche e
tecnologie diverse da quella borghese.
Abbiamo
avuto una settimana di tempo per cucinare, a gruppi, una o più di
queste ricette. Il mio gruppo, ovvero io, Marika, Anna, Cecilia,
Greta e Rebecca, ha cucinato la tarte tatin e la pesca melba. E’
stato abbastanza semplice cucinare queste due ricette in particolare
la pesca melba che è una ricetta di solo assemblaggio, mentre la
tarte tatin richiede più passaggi e tempo. Questa ricetta consiste
in una specie di tortino che ha sopra un piccolo strato di caramello,
poi ha una mela priva di buccia cotta al forno semplicemente intera
senza essere tagliata e infine un biscotto di pastafrolla che rende
il tutto un po’ più croccante e piacevole.
Infine,
ogni gruppo ha portato a scuola la o le proprie ricette e le abbiamo
assaggiate in classe dando ad esse un nostro giudizio.
Secondo
me ognuno di noi si è impegnato perché i risultati sono stati
buoni. Io mi sono impegnata perché questo laboratorio non lo fanno
in tutte le scuole e quindi siamo fortunati che abbiamo la
possibilità di farlo e poi anche perché mi piace il fatto di
associare la cucina alla storia e quindi fare delle cose legate
comunque alla nostra cultura generale. Mi è piaciuto di più, se
proprio dovrei dirlo, il laboratorio di quest’anno perché c’erano
ricette più semplici, più vicine a noi,più buone e anche più
divertenti da cucinare.
Per
me non c’è stato un gruppo migliore, lo abbiamo fatto tutti a
egual modo anche se non so come ognuno abbia collaborato all’interno
del proprio gruppo, ma dati i risultati credo che ci sia stato
abbastanza impegno da parte di tutti.
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