martedì 31 gennaio 2017






Il laboratorio di Archeogastronomia è un progetto ideato del nostro professore di lettere e di storia . Essendo un appassionato della storia e della cucina ha unito queste due passioni .
Per lo scorso martedì dovevamo preparare , a coppie, un dolce tra: il budino al limone , la pesca melba, la tarte tatin e il dolce mafarka . Io ho deciso di cucinare il budino al limone essendo un dolce semplice ma buono ,l’ho fatto con il mio amico Riccardo che mi ha aiutato nella preparazione .
Poi ,il dolce, l’ abbiamo portato a scuola per fare la degustazione , non eravamo gli unici ad aver fatto il budino al limone ma anche due miei amici ,Esteban ed Simone, l’ avevano scelto
Non so dire quale fosse il migliore ma entrambi avevano i loro pro e i loro contro : ad esempio nel mio si sentiva troppo il sapore di limone , a mio parere, il loro , sempre a mio parere , era un po' troppo acido .


Chi è più portato gli è venuto meglio a differenza di chi non gli importa molto.
Dovevamo darci un voto da 1 a 5 e , io , alla maggior parte ho dato un voto positivo.
Questa era la mia relazione sul laboratorio di archeogastronomia ora vi saluto
Arrivederci










Questo è l'artusiano Budino al Limone di Simone Basso, classe 3D, Scuola Media Monticello.






Questo è il futuristico dolce Mafarka di Niccolò Cavallo e Lukas Villa, classe 3D, scuola Media Monticello

Il laboratorio di archeogastronomia
Il laboratorio di archeogastronomia, è un progetto che è stato sperimentato dal nostro professore di lettere, storia e geografia. Il fine di questo progetto è quello insegnarci e di scoprire come e cosa mangiavano gli uomini in passato.
Noi abbiamo studiato alcune ricette di chef del XIX e XX secolo, perché così possiamo fare degli agganci con il periodo studiato di storia.
Le ricette che il professore ci ha messo a disposizione sono: il budino al limone , la pesca melba , la tarte tatin e il dolce mafarka.

Il budino al limone : è un dolce il cui gusto principale è quello del limone ma ha anche un retrogusto un poco amaro a causa delle minime quantità di cognac. Gli ingredienti sono:
- un limone
- 170 g di zucchero
- 3 mandorle amare
- 6 uova
- 1 cucchiaino di rum o cogach


La preparazione non è così semplice di come si pensa.
Innanzitutto dopo aversi procurato gli ingredienti procediamo in questo modo:
1)cuocere il limone nell'acqua per 2 ore
2)asciugare e frullare con la buccia fino a farlo diventare una poltiglia
3)aggiungere lo zucchero;
4)sbucciare e pestare le mandorle;
5)aggiungere i tuorli e le uova;
6)aggiungere il rum i cognach ;
7)mescolare il composto;
8)montare a parte l'albume a neve;
9)unire il tutto;
10)versare in composto in uno stampo da budino;
11)cuocere nel forno per circa 30' a 180º;
12)Una volta terminata la cottura bisogna lasciarlo raffreddare alla aperto e poi subito in frigo .
Un dolce veramente delizioso

La pesca Melba
È un dolce inventato dal francese Auguste  Escoffier che dedicò questo dolce alla soprana Australiana Hille Melba nel 1889 e con i gusti del dessert ricordava la voce della cantante. Gli ingredienti che ha scelto lo chef Escoffier sono:
- 3 pesche
- ½ l. Di gelato alla vaniglia
- 125g di lamponi
- 75g di zucchero "frullato"
-Mandorle a scaglie

Procedimento
1) schiacciare i lamponi fino a farli diventare di consistenza simile a un pure con lo zucchero
2) servire con uno spicchio di pesca appoggiato sopra a un letto di gelato e decorare con scaglie di mandorle.
Il gusto è molto dolce con la croccantezza delle mandorle e il gusto un po' acido della pesca.

La tarte tatin
È stata inventata verso la fine del 1800 dalle sorelle francesi Tatin. La torta è nata da una dimenticanza delle sorelle durante la preparazione di una normale torta di mele. Possiamo dire che è una torta alle mele rovesciata.
Ingredienti
- ½kg di mele.
Per la pasta:
- 100g di burro;
- 1g di sale;
- 75g di zucchero a velo;
-220g di farina;
-2g di lievito ;
-1 uovo;
- caramello > 200g di zucchero.


Procedimento
1)sciogliere il burro a bagnomaria;
2) rafreddare e aggiungere il sale;
3)mescolare e aggiungere lo zucchero;
4) inserire la farina e mescolare;
5)appena si forma l'impasto aggiungere lo lievito;
6)mettere l'uovo sbattuto;
7) mettere in frigo per 1 h;
8)scaldare lo zucchero e appena schiuma aggiungere il burro , mescolare finché il caramello è scuro ma non bruciato;
9)versare il caramello in una teglia da forno ricoperta con la carta da forno;
10) sbucciare e pulire le mele, tagliare a fette;
11) disporle nella teglia sul caramello;
12)infornare per 1g a 180ºc
13) far raffreddare all' aperto
14) sulle mele fredde mettere l'impasto, bucherellato;
15) spennellare di tuorlo sbattuto;
16) metterlo in forno 10min a 200ºC.

Il gusto è molto dolce e caramellata grazie alle mele caramellate nel burro. Un dolce molto particolare.

Il dolce Mafarka
È dolce futuristico 
Di questo dolce non si sa molto ma gli ingredienti sono:
-3 ½ cucchiai di Riso
- ½ l. latte
- 2 uova
- 2 cucchiai polvere di caffè
- buccia limone
- biscotti
-1 ½ cucchiaio Acqua di fiori d'arancio
-Zucchero quanto basta
Il  è complicato.
Bisogna far bollire il latte e caffè in una pentola aggiungendo lo zucchero per poi cuocerci il riso
2) lasciare raffreddare all' aperto e poi versare il composto in uno stampo con le uova e acqua di fiori d'arancio con la scorza di limone e mettere in cima allo stampo che poi diventerà la base, i biscotti ( volendo si possono aggiungere un po' di biscotti macinati )
3) mettere a riposare in frigo x 5 h
4) versare lo stampo su un piatto e offrire con biscotti.


Il sapore è molto particolare perché il riso cotto nel caffe ha un delizioso gusto tostato e ha un retrogusto agli agrumi ma non eccessivo .

I questo progetto io e un mio compagno abbiamo preparato questo dolce ed è venuto molto buono, come speravamo

Questa sperimentazione di archeogastronomia mi ha insegnato molto ed è stato molto interessante, un modo  bello e divertente di impare la storia della cucina, provando in prima persona.

Secondo me è stato veramente fantastico sia nella parte teorica che in quella pratica ma anche il momento dell'assaggio dei dolci dei nostri compagni.










Questa è la Tarte Tatin di Martha Pennella, classe 3C, Scuola Media Pocapaglia

martedì 24 gennaio 2017









Questa è la Tarte Tatin di Letizia Fioretti, classe 3D - Scuola Media Monticello

ARCHEO GASTRONOMIA: LA MIA ESPERIENZA In questo anno scolastico, con il professore di lettere, abbiamo svolto l’attività di archeo gastronomia, un’attività molto creativa, un’idea simpatica ed innovativa. Il nostro professore ha pensato proprio a tutto: ha proposto alla classe le varie ricette e ci ha consegnato un foglio da far firmare ai nostri genitori per specificare le nostre eventuali allergie in modo da rendere l’attività molto sicura. Nella giornata di martedì 17 gennaio abbiamo preso confidenza con quest’attività, per prima cosa siamo scesi in aula informatica pronti ad iniziare questa nuova esperienza con entusiasmo e curiosità. Il professore ha iniziato l’attività scolastica mostrando le varie ricette: tarte tatin, budino al limone con mandorle, pesca melba e dolce mafalka. Ognuno di noi ha scritto i vari passaggi delle ricette e dopo il professore ci ha proposto di sceglierne una da realizzare con le nostre mani. È stata un’esperienza stupenda che ha permesso di metterci alla prova e valutare direttamente il nostro lavoro. Io ho scelto la tarte tatin perché non la conoscevo e la consideravo una ricetta innovativa. Nell’esecuzione della ricetta mi ha aiutato mio fratello Fabio date le sue conoscenze dell’Arte Bianca. Io e mio fratello abbiamo realizzato la pasta brisé due volte perché la prima volta, anche se abbiamo seguito la ricetta del professore alla lettera, è venuta troppo dura e non si poteva modellare. Allora la seconda volta abbiamo pensato di seguire un’altra ricetta togliendo l’uovo e frullandola. Dopo abbiamo sbucciato e tagliato le mele, le abbiamo fatte caramellare in una pentola con il burro e lo zucchero. Appena finito abbiamo posizionato sul fondo della teglia le mele e abbiamo messo sopra la pasta. Successivamente abbiamo infornato per 15 minuti. Quando la torta era pronta, mio fratello l’ha tolta dal forno girandola al contrario dentro un vassoio. La torta era prontissima ed anche molto invitante!!! Il martedì seguente, il 24 gennaio 2017, abbiamo portato a scuola tutti i nostri dolci per assaggiarli e valutarli. È stato veramente bello ed entusiasmante. La valutazione era da 1 a 5 ma si poteva anche inserire un commento personale. Tutti i piatti erano buoni. Prima di assaggiare i vari dolci, il nostro professore ci ha mostrato il blog che aveva creato apposta per la nostra attività di Archeo Gastronomia dove aveva pubblicato le foto dello svolgimento delle ricette che noi gli avevamo mandato per mail. Oltre alle nostre ricette, sul blog erano presenti anche quelle delle altre classi che lui segue in altri istituti. Questa esperienza è servita a responsabilizzarci, a cucinare, a giudicare noi stessi e gli altri e ad assaggiare un po' di tutto. Quest’attività è stata allo stesso tempo molto istruttiva e divertente.







Questa è la Tarte Tatin di Ilaria Uikaj, classe 3D - Scuola Media di Monticello

"Martedì 17 gennaio abbiamo iniziato il laboratorio di archeogastronomia. Si tratta di scoprire quali dolci mangiavano nell'antichità. Attraverso quest'esperienza abbiamo messo in gioco le nostre abilità da pasticceri nel cucinare questi dolci. Dopo aver fatto una parte teorica che riguardava prendere appunti su quali specialità si mangiava tempo fa e anche su chi ha inventato questi dolci,ci siamo segnati le ricette tra quelle che avevamo a disposizione: Budino Di Limone,Pesca Melba,Tarte Tatin e Dolce Mafarka.
Tra queste io ho scelto la Tarte Tatin,una semplice torta alle mele. L'ho trovata facile e veloce da fare e anche molto buona. Dopo vari passaggi la torta inizia a prendere forma e dopo aver lasciato riposare in frigo l'impasto basta semplicemente stenderlo col mattarello e metterlo nella teglia sopra il caramello e le mele cotte,infornarla e sarà pronta. All'inizio mia madre mi ha fatto vedere come si faceva e poi sono andata avanti finché la torta era solamente da infornare. Dopo che l'avevamo cucinata,l'abbiamo portata a scuola dove abbiamo assaggiato i dolci che abbiamo preparato,dandone ognuno una valutazione.
Quest'attività mi è piaciuta tanto e mi è piaciuto sia il fatto di aver cucinato un dolce e anche di averselo fatto valutare."


Questa è la Pesca Melba di Joline Bufano 
classe 3D - Scuola Media Monticello

lunedì 23 gennaio 2017


Ecco qua la Pesca Melba di Alessia Crepaldi della classe 3D di Monticello

"Un martedì abbiamo iniziato il laboratorio di Archeogastronomia, un laboratorio dove studiamo “la storia della cucina” e il modo di cucinare dell’antichità. Abbiamo parlato della cucina borghese e delle sue usanze culinarie, come, ad esempio, l’usanza di mettere l’acqua di rose in alcuni dolci. Abbiamo anche accennato alcuni scrittori di cucina come Agnoletti, Menon e Francesco Leonardi, ma soprattutto Pellegrino Artusi, uno scrittore di cucina borghese adatto a tutte le persone. Dopo aver fatto un discorso generale della cucina, abbiamo scritto 4 ricette e dovevamo sceglierne una da riproporre a scuola, io e i miei compagni. La ricetta si poteva preparare sia in gruppo che da soli.
Io, in particolare, ho deciso di preparare una ricetta chiamata “PESCA MELBA”.
Gli INGREDIENTI sono:
-3 pesche sciroppate;
-1 l. di gelato alla vaniglia;
-250 g. di lamponi;
-150 g. di zucchero;
-mandorle intere e granella (di mandorle).
PREPARAZIONE:
1.Schiacciare i lamponi e aggiungergli lo zucchero fino a creare una crema;
2.Tagliare le pesche in due e appoggiarle sul gelato alla vaniglia, posto prima in una vaschetta o coppetta;
3.Versare la crema di lamponi sulla pesca;
4.Infine spargere sopra i lamponi la granella di mandole e, se si vuole, si può fare una decorazione con esse.
Io ho usato come contenitore, una piccola vaschetta di plastica trasparente così che si potessero vedere gli strati di colore che si creano con la sovrapposizione degli ingredienti. Come gelato, invece, ho usato la vaniglia del Madagascar. Il risultato è stato molto bello ma soprattutto buono!
Durante la preparazione del dolce, mia mamma mi ha fatto da aiutante scattandomi le foto dei vari passaggi che dopo ho raccolto facendo un video molto divertente per spiegare il mio lavoro.
Il martedì successivo si sono tenute le degustazioni dei vari dolci preparati da tutti noi. La valutazione del mio dolce è stata molto positiva e ne sono felice e soddisfatta visto che la pasticceria è la mia passione!
Ho anche avuto l’occasione di assaggiare la mia stessa ricetta preparata da una mia compagna. Sinceramente non mi è piaciuta molto perché lei, a differenza della ricetta originale, ha deciso di usare il gelato ai frutti di bosco. Il risultato però non è stato lo stesso.
Sono anche rimasta colpita dal budino al limone di un mio compagno. All’ inizio avevo un po’ di pregiudizi, ma ho scoperto che quello che facevano una volta è molto diverso da quello che conosciamo oggi. Mi è piaciuto molto il gusto che aveva.
Alla fine del laboratorio sono rimasta soddisfatta e devo dire che questa attività mi è piaciuta davvero tanto e non è stata difficile da fare. Diciamo che per me questo laboratorio è stato quasi un’ esercitazione, dato che ho intenzione di frequentare la scuola di pasticceria ed è anche stato una novità nel mondo dell’insegnamento, una cosa nuova e molto coinvolgente, così da provare a tutti che lo studio non vuol dire solo imparare a memoria ma è anche fare attività didattiche e quindi pratiche, diciamo “fuori dagli schemi”.