ARCHEOGASTRONOMIA di Giacomo Dallorto
Anche
quest’anno con il professor Vannucchi abbiamo svolto l’attività
di archeogastronomia rivisitando quattro tipi di dolce di quell’
epoca.
Il
professore ci ha mostrato in classe la cucina di quel tempo e ci ha
fatto vedere anche alcuni video di riproduzioni di quei dolci.
Per
questo lavoro potevamo disporci in dei gruppi a nostra scelta, io mi
sono messo in un gruppo di 3 con il mio amico Riccardo e Gabriele.
A
scuola ci siamo confrontati per scegliere il dolce da fare, subito
eravamo convinti per il budino al limone, ma poi ci abbiamo ripensato
perché avevamo non moltissimo tempo e la cottura del limone
richiedeva ben due ore.
Quindi
abbiamo deciso di fare la Tarte Tatin perché ci ispirava come dolce
e la preparazione non era lunghissima, allora ci siamo messi
d’accordo per il giorno.
Questo
dolce sarebbe originario di Lamotte-Beuvron: un piccolo comune
francese nel centro dove le sorelle Stephanie e Caroline Tatin
gestivano un ristorante che adesso esiste ancora sotto il nome di
‘Hotel-Restaurant Tatin’.
Un
giorno una delle due sorelle mentre preparava una torta di mele si
dimenticò di mettere la pasta brisè al di sotto della torta,
lasciandi così caramellare le mele nel burro e nello zucchero. Per
rimediare mise la pasta brisè sopra il composto e capovolse il tutto
in un piatto, i clienti apprezzarono la torta che da lì prese il
nome di Tarte Tatin.
Mercoledì
siamo andati a casa d Gabriele visto che il dolce era da portare a
scuola per il giorno dopo, quindi io e Riccardo siamo anche scesi
alla sua fermata.
Abbiamo
fatto pranzo, poi ci siamo riposati per circa mezz’oretta e dopo di
che ci siamo messi all’opera.
Prima
di iniziare abbiamo radunato tutti gli ingredienti in modo da essere
sicuri che non ci mancasse nulla, poi abbiamo iniziato facendo
scioglliere il burro a bagno maria.
Successivamente
lo abbiamo messo in un recipiente e dopo aver pesato zucchero a velo
e farina li abbiamo versati, dopo abbiamo messo un uovo sbattuto e un
pizzico di sale e abbiamo mescolato.
Pian
piano si è formata una palla di pasta frolla, che abbiamo steso e
poi messo a cuocere.
Nel
mentre abbiamo fatto il caramello con zucchero e burro fuso, poi
abbiamo sbucciato delle mele e le abbiamo messe in dei pirottini
sopra uno strato di caramello.
Quindi
li abbiamo messi a cuocere in forno per circa mezz’ora, la pasta
brisè invece era già pronta, quindi con un bicchiere abbiamo creato
dei piccoli dischetti di circa 10 cm.
Successivamente
abbiamo tolto dal forno le mele, quindi per ognuna abbiamo messo
sopra un dischetto di pasta brisè, quindi a quel punto il dolce era
finito e allora abbiamo messo il tutto in frigo per conservarsi.
Il
giorno dopo a scuola abbiamo fatto un assaggio di ogni dolce e noi
alunni siamo stati tipo una giuria perché abbiamo dovuto dare una
valutazione da 1 a 5 per ogni dolce.
Mi
è piaciuta molto questa attività anche se sapevo già abbastanza
com’era perché la avevamo già fatta l’anno scorso. E’ stato
comunque sempre molto interessante rivisitare la cucina borghese e
provare a cucinare i piatti dell’epoca.
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