Ecco qua la Pesca Melba di Alessia Crepaldi della classe 3D di Monticello
"Un martedì abbiamo iniziato il laboratorio di Archeogastronomia, un laboratorio dove studiamo “la storia della cucina” e il modo di cucinare dell’antichità. Abbiamo parlato della cucina borghese e delle sue usanze culinarie, come, ad esempio, l’usanza di mettere l’acqua di rose in alcuni dolci. Abbiamo anche accennato alcuni scrittori di cucina come Agnoletti, Menon e Francesco Leonardi, ma soprattutto Pellegrino Artusi, uno scrittore di cucina borghese adatto a tutte le persone. Dopo aver fatto un discorso generale della cucina, abbiamo scritto 4 ricette e dovevamo sceglierne una da riproporre a scuola, io e i miei compagni. La ricetta si poteva preparare sia in gruppo che da soli.
Io,
in particolare, ho deciso di preparare una ricetta chiamata “PESCA
MELBA”.
Gli
INGREDIENTI sono:
-3
pesche sciroppate;
-1
l. di gelato alla vaniglia;
-250
g. di lamponi;
-150
g. di zucchero;
PREPARAZIONE:
1.Schiacciare
i lamponi e aggiungergli lo zucchero fino a creare una crema;
2.Tagliare
le pesche in due e appoggiarle sul gelato alla vaniglia, posto prima
in una vaschetta o coppetta;
3.Versare
la crema di lamponi sulla pesca;
4.Infine
spargere sopra i lamponi la granella di mandole e, se si vuole, si
può fare una decorazione con esse.
Io
ho usato come contenitore, una piccola vaschetta di plastica
trasparente così che si potessero vedere gli strati di colore che si
creano con la sovrapposizione degli ingredienti. Come gelato, invece,
ho usato la vaniglia del Madagascar. Il risultato è stato molto
bello ma soprattutto buono!
Durante
la preparazione del dolce, mia mamma mi ha fatto da aiutante
scattandomi le foto dei vari passaggi che dopo ho raccolto facendo un
video molto divertente per spiegare il mio lavoro.
Il
martedì successivo si sono tenute le degustazioni dei vari dolci
preparati da tutti noi. La valutazione del mio dolce è stata molto
positiva e ne sono felice e soddisfatta visto che la pasticceria è
la mia passione!
Ho
anche avuto l’occasione di assaggiare la mia stessa ricetta
preparata da una mia compagna. Sinceramente non mi è piaciuta molto
perché lei, a differenza della ricetta originale, ha deciso di usare
il gelato ai frutti di bosco. Il risultato però non è stato lo
stesso.
Sono
anche rimasta colpita dal budino al limone di un mio compagno. All’
inizio avevo un po’ di pregiudizi, ma ho scoperto che quello che
facevano una volta è molto diverso da quello che conosciamo oggi. Mi
è piaciuto molto il gusto che aveva.
Alla
fine del laboratorio sono rimasta soddisfatta e devo dire che questa
attività mi è piaciuta davvero tanto e non è stata difficile da
fare. Diciamo che per me questo laboratorio è stato quasi un’
esercitazione, dato che ho intenzione di frequentare la scuola di
pasticceria ed è anche stato una novità nel mondo
dell’insegnamento, una cosa nuova e molto coinvolgente, così da
provare a tutti che lo studio non vuol dire solo imparare a memoria
ma è anche fare attività didattiche e quindi pratiche, diciamo
“fuori dagli schemi”.
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